La Giunta Regionale conosce i problemi dell’Accademia Ligustica da più di 2 anni. Conosce anche le possibili soluzioni, si tratta di spiegarle al Ministro dell’Istruzione. Ma alla Giunta Regionale 2 anni non sono ancora bastati per ottenere dal Ministro un incontro sul tema…
Nella cartina di Altroconsumo dopo il controllo comparato di un milione di prezzi, questo è il risultato del costo medio annuo della spesa per famiglia. Genova è la seconda città più cara del Nord Italia.
Costo della spesa, perché le famiglie a Genova devono pagare 400 euro in più che alla Spezia?
«Com’è possibile che questi due pacchi di pannolini per bambini, identici, costino 23,30 euro alla Spezia e 29,90 euro a Genova? E i Biscotti alla Spezia costino 1,74 euro mentre a Genova sono venduti a 2,09 euro. Che Ipercoop in occasione delle recenti offerte promozionali che hanno interessato gli stessi prodotti, nello stesso periodo in più città italiane abbia applicato prezzi tendenzialmente più alti a Genova rispetto a Milano o anche a Spezia? Come mai nella ricerca di Altroconsumo sul costo del carrello, Genova risulta la seconda città più cara dopo la sola Aosta? Di certo non è la seconda città più ricca.
Sono queste alcune delle domande che mi hanno spinto a rivolgermi all’Antitrust perché venga eseguita un’indagine accurata e obiettiva sulle dinamiche della concorrenza nella grande distribuzione organizzata in Liguria, con particolare riferimento agli ipermercati in provincia di Genova. Penso sia necessario salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie e contrastare un tasso inflattivo che in Liguria – in particolare nel capoluogo – corre più della media nazionale».
Così Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, che questa mattina in conferenza stampa ha illustrato la segnalazione indirizzata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in cui chiede di svolgere un’indagine circa le dinamiche concorrenziali nell’ambito del mercato della grande distribuzione in Liguria ed un approfondimento circa la compatibilità della normativa di Regione Liguria in materia di commercio con i principi della concorrenza.
Pellerano depositerà anche un’interrogazione all’assessore regionale al Commercio Renzo Guccinelli, scriverà al presidente della Regione e al sindaco di Genova. «Sono convinto possano fare molto per favorire maggiore concorrenza nella grande distribuzione a difesa del potere d’acquisto delle famiglie – spiega Pellerano – È da più di un anno che richiamo l’attenzione sui prezzi della spesa fatta in Liguria e ancora non ho visto azioni convincenti da parte della Regione Liguria indirizzate a favorire una maggiore concorrenza che possa consentire una riduzione dei prezzi al consumo, oggi più che mai divenuti insostenibili per le famiglie provate dal protrarsi della crisi».
I dati in merito al tasso inflattivo nelle città liguri rilevati dall’Istat parlano chiaro: la variazione dei prezzi in Liguria negli ultimi tre anni è stata più elevata della media italiana. Il tasso di inflazione del primo semestre 2013 si è attestato sul +1,9% contro l’1,6 del resto d’Italia, percentuale superiore a tutte le regioni confinanti di Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna. Analizzando i dati provinciali pervenuti, risulta inoltre che a Genova l’inflazione tocca quota 2,1% mentre alla Spezia c’è il record positivo dell’1,4%.
«Sarà un caso – sottolinea Pellerano – ma proprio alla Spezia, dove dopo anni di battaglie nuovi marchi si sono affacciati sul mercato, il prezzo annuo della spesa calcolato da Altroconsumo è di 400 euro inferiore a Genova. Sono dati questi che ritengo richiedano una riflessione profonda senza preconcetti. Ho ritenuto doveroso farmi anche portavoce delle segnalazioni, pubblicate in questi giorni sui social network, che accostano i depliant della stessa catena di distribuzione in diverse città e fanno emergere la disparità di offerte tra Genova, Milano, Torino, Spezia. Nella maggior parte dei casi Genova spicca per i prezzi più alti».
Per avere un’idea più precisa della situazione il consigliere Pellerano ha acquistato gli stessi prodotti presso gli Ipercoop di Genova e Spezia. Scontrini alla mano sono emerse differenze significative in termini di risparmio prezzo la struttura spezzina. «Di certo – conclude Pellerano – non si tratta di un’indagine scientifica, ma fa un certo effetto. A questo punto aspetto l’esito della mia segnalazione all’Antitrust ed auspico comunque un impegno fattivo da parte di Regione e Comune di Genova perché si individuino le cause dei prezzi schizzati alle stelle – in particolare nel capoluogo – e si intervenga favorendo una maggiore concorrenza, se del caso apportando modifiche al Piano regionale del commercio. Un anno fa ero stato l’unico a non votarlo in Consiglio proprio perché ritenevo urgente alleviare il costo del carrello per le famiglie liguri. Non si è voluto procedere in tal senso, i risultati sono sotto gli occhi di tutti».