Si annuncia una campagna elettorale breve e intensa.
E questa campagna elettorale voglio farla a modo mio.
Forse non rispetterò i canoni della comunicazione politica contemporanea, ma una cosa che avverto importante fare in queste settimane è trovare tempo per scrivere.
Ragionare e condividere anche qui le motivazioni del mio impegno in politica, la mia storia, le mie idee, il contributo che vorrei dare in Regione (infrastrutture, lavoro, sostegno alle famiglie…)…
Se del caso dibattere, confrontare idee e visioni diverse da quelle che propongo.
A me piace scrivere e penso che possa essere un modo – autentico – per caratterizzare fra tante la mia candidatura e per farmi conoscere.
Ovviamente ringrazio fin d’ora chi vorra’ condividere quanto pubblichero’, per consentirmi di far viaggiare la mia candidatura anche sui social.
Certo, gran parte del tempo a disposizione devo dedicarlo a cose molto pratiche: contattare tanti amici, preparare materiali, gestire un po’ di pubblicità, organizzare incontri ed auspicabilmente partecipare ad incontri organizzati per me (se volete organizzarne uno chiamatemi / scrivetemi, non mi offendo), fare qualche banchetto. girare Genova e Provincia, incontrare rappresentanti di categoria ed amministratori…
Vedrò comunque di trovare dei ritagli per fare una sorta di racconto / diario di questa corsa.
E quindi partiamo.
Come prima foto pubblico il mio “santino” per questa campagna 2024.
Per me rappresenta lo strumento principe del passaparola di chi mi conosce e vorrà far sapere della mia candidatura ad amici e conoscenti.
Non sono un neofita, di campagne elettorali ne ho fatte diverse.
L’esperienza mi insegna che il risultato di una campagna elettorale dipende anche dallo spirito con la quale lo affronti. Se ti senti convinto della scelta, libero e motivato è più facile che riuscirai a coinvolgere gli altri.
Mi viene in mente il 20 marzo 2010. Quel giorno compivo 27 anni.
Pochi mesi prima, da consigliere del Municipio Centro-Est, avevo pensato di imbarcarmi in un’avventura che poteva sembrare azzardata. Candidarsi a consigliere regionale nelle liste di Sandro Biasotti.
Dal momento che alle regionali il collegio di riferimento è la Città Metropolitana (a proposito mi potete votare da Cogoleto a Moneglia, in Valle Stura, Valle Scrivia, Val d’Aveto…) volevo cercare di raccogliere preferenze anche fuori Genova.
Un amico mi aveva messo in contatto con un consigliere comunale di Moneglia e la mattina lo avevo incontrato. Dopo averlo salutato mi sono messo in macchina e (non so perché) sono andato a Casarza Ligure. Al confine del collegio. Dove non conoscevo nessuno.
Avevo con me qualche santino e ricordo di essere entrato in un bar e di essermi messo a parlare con persone sconosciute della mia candidatura. Poi avevo proseguito ad attraversare il paese, come un venditore ambulante.
Ad un certo punto una signora mi aveva detto “Mi hai convinto, ti voto”.
Dieci giorni dopo – alla pubblicazione dei risultati delle elezioni- per curiosità sono andato a vedere se avessi preso voti a Casarza.
Un voto c’era.
Il voto di preferenza di quella signora – insieme a tanti altri – aveva contribuito a portare in Regione un ragazzo che per 5 anni avrebbe dato del filo da torcere alla giunta Burlando, mettendo in evidenza le stesse contraddizioni che vedo riproporre oggi nella inconciliabile compagine di Andrea Orlando.
Affronto questa campagna con lo stesso entusiasmo, la serenità e lo spirito libero di 15 anni fa.
Con un pochino di esperienza e qualche cicatrice in più, ma sempre con il sorriso sulle labbra.
La affronto in formato famiglia, con due bambine di meno di 3 anni e con un bellissimo lavoro (l’avvocato marittimista) che impongono limiti di tempo.
Questa volta non potrò passare una giornata a Casarza, ma sono sicuro che sapro’ sfruttare bene il tempo a disposizione ed assieme a tanti amici fare una bella campagna.
Seguitela: una campagna di corsa, una campagna corsara.
