I cittadini pagano 4,3 miliardi di penale per un ospedale che non si farà.
Proprio in questi giorni all’insegna dei tagli e ridimensionamenti del sistema sanitario ligure la Asl 3 è stata condannata a corrispondere 4,3 miliardi alla Società Progetto di Vallata in conseguenza alla revoca della convenzione per la realizzazione dell’Ospedale di Vallata nell’area ex Mira Lanza in Valpolcevera. La mancata costruzione della struttura ospedaliera del Ponente genovese ha avuto un percorso lungo e controverso, scandito da liti e dispetti all’interno del Pd.
Infatti, ricordo che dal 2007 al 2011 abbiamo assistito al lungo braccio di ferro tra il presidente Burlando e il sindaco Vincenzi sull’individuazione dell’area per l’ospedale di Ponente, con scelta finale ricaduta su villa Bombrini, stralciando solo pochi mesi fa in via definitiva l’area ex Miralanza individuata dalla giunta Pericu.
No al pessimismo di Doria, Genova merita un futuro
Il tema più importante in vista delle prossime elezioni e decisivo per le sorti di Genova nei prossimi anni, è quello delle infrastrutture, principale mezzo per riportare lavoro a Genova. Lavoro e porto sono inscindibili e il porto per funzionare ha bisogno di nuovi collegamenti perché quelli odierni sono inadeguati già oggi, tanto più lo saranno con l’aumentare dei traffici. Dobbiamo riconoscere queste priorità oggettive e realizzare quelle opere pronte a partire (Terzo Valico e gronda) che ci possono garantire un futuro. Genova ha costruito la sua storia e la sua prosperità intorno al porto: qui nascono, si tramandano e crescono competenze, professioni, lavoro operaio, lavoro artigiano ed una solida borghesia.
E la posizione geografica di Genova non è casuale: è lo sbocco naturale per i traffici provenienti dal Nord Italia e anche dalla Svizzera e dalla Baviera. Oggi intorno al porto lavorano decine di migliaia di persone: dipendenti dei terminal e della Compagnia Unica, camionisti, spedizionieri, agenti marittimi, periti, assicuratori, brokers, armatori, lavoratori di bordo. Tutto il lavoro che vive grazie al porto rimarrà a Genova e crescerà solo se i traffici rimarranno a Genova e avranno nuovi servizi. Per tenere le posizioni e crescere, l’unica risposta sono le nuove infrastrutture, perché, aumentando i volumi, i collegamenti attuali non reggono. E’ quindi necessario costruire un nuovo tratto di autostrada che da Voltri “salti” i caselli di Pegli, Aeroporto e Genova Ovest: è la famosa “Gronda di ponente”, che oltre a velocizzare il movimento merci, eviterà il collasso del traffico urbano, con positive ricadute anche in termini di inquinamento.
Su questo tema ho sentito l’affermazione di Marco Doria che più mi ha preoccupato di tutta la campagna elettorale e che impone una presa di posizione. A Radio Babboleo Doria ha dichiarato: “ritenere prioritaria un’opera che vedrebbe il suo completamento nel prossimo decennio l’ho ritenuto il frutto di un approccio molto ideologico, mentre io mi sono sforzato di ragionare su assolute priorità che possano dare risultati positivi alla mobilità genovese privata dei cittadini e delle merci nel 2013, nel 2014, nel 2015” (per sentire l’audio clicca qui). Questa affermazione teorizza il contrario di ciò che la politica dovrebbe fare: Doria pensa al breve periodo e forse al consenso facile ed immediato, disinteressandosi del nostro futuro, dei frutti che raccoglieranno – o non raccoglieranno – le prossime generazioni.
La risposta a Doria l’ha data il porto di Genova con dati certi: nell’ultimo mese (marzo 2012) ha segnato il record storico nel traffico dei containers (più di 178.000) e posso dire con certezza che il potenziale attuale è di gran lunga superiore e che quando saranno pronti i nuovi moli (Bettolo, Ronco Canepa) i numeri cresceranno in modo esponenziale (3 milioni di container all’anno sono raggiungibili). Di fronte al surreale dibattito sulla necessità di infrastrutture, il porto sembra quasi parlare: io continuo a crescere, vedete voi se castrarmi e castrare il futuro della vostra città! Secondo me è questa la posta in gioco nella scelta del Sindaco, qui si gioca il destino della mia generazione.
Doria poi non dice una cosa molto importante e che i genovesi devono sapere: la Gronda non è un’alternativa ad altre proposte per migliorare la viabilità, perché la gronda verrà pagata da Società Autostrade e non graverà sul bilancio del Comune. Su questo tema la posizione di Pierluigi Vinai e della sua coalizione è sempre la stessa e non si presta ad ambiguità: occorre valutare attentamente tutte le osservazioni ed adottare le varianti necessarie, ma non esiste l’opzione zero, la gronda va fatta perché non si può bloccare lo sviluppo della città.
Io non sono pessimista, non mi rassegno al declino di Genova, porto avanti queste mie idee nell’interesse di tutti, sapendo che i frutti del mio lavoro di oggi si vedranno tra 10 o 15 anni e anche se i cittadini di domani non sapranno esattamente che sarò stato io o qualcun altro a battersi per questo, non importa. Ho il dovere di battermi per un futuro migliore, altrimenti non farei politica. Cerco di farlo con il massimo rispetto per chi la pensa diversamente da me, ma senza desistere dai progetti in cui credo per il bene della città. Mi auguro che la gente vada a votare libera da ideologie guardando con realismo ai problemi e alle soluzioni proposte. Penso che Genova meriti uno scatto verso il futuro, liberandosi dall’incubo del declino.
Buone notizie: promosso l’aeroporto di Genova, ora facciamo il collegamento ferroviario
L’Enac ha promosso il nostro aeroporto nell’elenco degli scali “strategici”. L’anno scorso il Piano nazionale degli aeroporti lo catalogava tra i “primari”, cioè un gradino pià sotto, ora verrà inserito nella lista degli scali “strategici”. Questo nuovo status darà allo scalo la possibilità di accedere ai finanziamenti statali per lo sviluppo, è successo raggiunto grazie ai dati positivi sul numero dei passeggeri e all’avvio della fase progettuale per l’ampliamento dell’aerostazione e la realizzazione di una piastra multimodale, con possibilità di collegamento diretto con la rete ferroviaria. A maggio 2011 avevo presentato un’interpellanza all’assessore alle Infrastrutture Paita per sapere se esistesse un progetto per la realizzazione di un collegamento ferroviario diretto con lo scalo dell’aeroporto genovese. In quell’occasione l’assessore Paita mi aveva risposto che gli interlocutori istituzionali, e quindi anche il Comune di Genova, non avevano ancora formalizzato un progetto chiaro, ma allo stesso tempo mi assicurava che la Regione si impegnava “solennemente” a collaborare con l’amministrazione comunale per individuare la soluzione progettuale più competitiva e utile per il rilancio dello scalo.
Per conoscere i piani della Regione sul futuro dello scalo e per sapere se, a un anno dalla mia interpellanza, qualcosa si sia mosso, a breve presenterò un’interrogazione in consiglio. Ritengo che alle dichiarazioni debbano seguire i fatti. Il potenziamento dei collegamenti con l’aeroporto può fare da traino per lo sviluppo economico e occupazionale della nostra città; mi auguro che si chiuda l’epoca degli annunci e le istituzioni comincino a discutere di progetti. Potrebbe essere l’occasione per individuare in un unico contesto le soluzioni per il trasporto pubblico nell’area compresa tra Sestri, l’aeroporto e gli Erzelli.
Pazienti psichiatrici trattati come oggetti
Alla cattiva gestione della vendita degli immobili di Quarto, si aggiunge la gara al ribasso per l’assegnazione dei pazienti. Ci rimette la qualità del servizio, e ci rimettono i lavoratori del settore.
Racconto la vicenda in questo articolo del Corriere Mercantile
Il Presidente Napolitano a Vernazza
Se avete un po’ di tempo Vi consiglio l’ascolto dell’intervento del Presidente della Repubblica in visita a Vernazza il 21 marzo 2012 in occasione del convegno dal titolo “Dall’ emergenza alla prevenzione. Risorse e politiche per il territorio”. Tanti spunti: l’importanza di rinunciare al consenso fondato sul dissesto del territorio, la necessità di diminuire il debito a favore delle prossime generazioni, la capacità di individuare priorità, la continuità nelle politiche pubbliche di medio e lungo periodo. Un discorso vero, sentito, con una conclusione commovente. Mi ha emozionato ascoltare dal vivo questo
invito alla responsabilità e, subito dopo, ricevere dal Presidente Napolitano un saluto affettuoso come Consigliere Regionale più giovane.
Qui l’intervento del Presidente della Repubblica
Svendita immobili di Quarto, il punto della situazione
Teniamo sempre sotto controllo l’evolversi della situazione: la Regione sta covando una bomba contabile, ne parlo qui:
E sono 29
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ikI1_xusTm4]
che bell’inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia
canti di stagione
anime salve in terra e in mare
senza atti d’amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e no basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro
saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
che bell’inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
che bell’inganno sei anima mia
e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia