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Stop alla svendita di Quarto: l’impegno politico e giornalistico serve…

By pellerano_14   /     Set 13, 2012  /     Genova, Sanità e Sociale  /     0 Comment

L’Assessore regionale alla Sanità Montaldo riferisce su Quarto durante l’ultimo Consiglio Comunale di Genova.

(cliccare sul titolo sotto per l’articolo di genova.erasuperba.it)

Quarto, ex manicomio: clamorosa marcia indietro della Regione 

Il risultato è indubbiamente positivo ma voglio ricordare l’impegno di cittadini, comitati e Municipio Levante, tutti contrari alla dismissione di Quarto. Non bisogna dimenticare che in Regione la maggioranza ha votato per la vendita dell’intera area dell’ex ospedale psichiatrico.

Ma la vicenda non finisce qui. Innanzitutto voglio vedere la delibera e leggerla attentamente. Inoltre resta da capire come garantire l’accesso alle aree che rimarranno pubbliche, visto che saranno circondate da altre porzioni di proprietà privata. 

(cliccare sul titolo sotto per l’articolo di Genova24.it)

Anche SEL che aveva votato a favore della vendita, ora è contenta… 

Tutti soddisfatti, anche i partiti che in Regione avevano votato a favore della vendita. E’ una vittoria di tutti, ma la prossima volta ascoltate le critiche ragionevoli.

 

 

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Genova e il fantasma dell’autoparco

By pellerano_14   /     Set 12, 2012  /     Economia e sviluppo, Genova, Porti e Infrastrutture  /     0 Comment

Un’infrastruttura necessaria per i trasportatori e che può creare grande indotto. Ma a Genova non c’è.

Ogni giorno in città passano migliaia di camion diretti al porto e quando saranno pronti i nuovi terminal saranno ancora di più. Bisogna puntare sulla ferrovia, ma il traffico su camion ci sarà sempre e l’autoparco garantirebbe un miglioramento della viabilità e della vivibilità di molti quartieri, più servizi ai camionisti, posti di lavoro. Se ne parla da anni, senza trovare soluzioni.

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Area di Quarto: io batto e ribatto, vedi mai che alla fine qualcuno mi ascolta?

By pellerano_14   /     Set 03, 2012  /     Genova, Sanità e Sociale  /     0 Comment

Sulla svendita delle aree di Quarto qualcosa si muove: Comune e Regione dovranno ridiscutere il futuro dell’ex-manicomio. Sono sicuro che i mesi di lavoro che ho dedicato alla questione (studio delle delibere, sopralluoghi, incontri, inchieste, interrogazioni…) siano serviti per rendere comprensibile e nota una vicenda assurda, frutto di anni di scelte sbagliate del centro-sinistra genovese.

Nel video ripercorro  “in loco” tutti i problemi dell’area di Quarto

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=YXpELkVHowI]

 

Clicca qui per rileggere alcune considerazioni sugli aspetti di bilancio

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I cittadini pagano 4,3 miliardi di penale per un ospedale che non si farà.

By pellerano_14   /     Giu 02, 2012  /     Genova, Politica e Trasparenza, Sanità e Sociale  /     0 Comment

Proprio in questi giorni all’insegna dei tagli e ridimensionamenti del sistema sanitario ligure  la Asl 3 è stata condannata a corrispondere 4,3 miliardi alla Società Progetto di Vallata in conseguenza alla revoca della convenzione per la realizzazione dell’Ospedale di Vallata nell’area ex Mira Lanza in Valpolcevera. La mancata costruzione della struttura ospedaliera del Ponente genovese ha avuto un percorso lungo e controverso, scandito da liti e dispetti all’interno del Pd.

Infatti, ricordo che dal 2007 al 2011 abbiamo assistito al lungo braccio di ferro tra il presidente Burlando e il sindaco Vincenzi sull’individuazione dell’area per l’ospedale di Ponente, con scelta finale ricaduta su villa Bombrini, stralciando solo pochi mesi fa in via definitiva l’area ex Miralanza individuata dalla giunta Pericu.

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No al pessimismo di Doria, Genova merita un futuro

By pellerano_14   /     Mag 04, 2012  /     Genova, Porti e Infrastrutture  /     0 Comment

 

Il tema più importante in vista delle prossime elezioni e decisivo per le sorti di Genova nei prossimi anni, è quello delle infrastrutture, principale mezzo per riportare lavoro a Genova. Lavoro e porto sono inscindibili e il porto per funzionare ha bisogno di nuovi collegamenti perché quelli odierni sono inadeguati già oggi, tanto più lo saranno con l’aumentare dei traffici. Dobbiamo riconoscere queste priorità oggettive e realizzare quelle opere pronte a partire (Terzo Valico e gronda) che ci possono garantire un futuro. Genova ha costruito la sua storia e la sua prosperità intorno al porto: qui nascono, si tramandano e crescono competenze, professioni, lavoro operaio, lavoro artigiano ed una solida borghesia.

E la posizione geografica di Genova non è casuale: è lo sbocco naturale per i traffici provenienti dal Nord Italia e anche dalla Svizzera e dalla Baviera. Oggi intorno al porto lavorano decine di migliaia di persone: dipendenti dei terminal e della Compagnia Unica, camionisti, spedizionieri, agenti marittimi, periti, assicuratori, brokers, armatori, lavoratori di bordo. Tutto il lavoro che vive grazie al porto rimarrà a Genova e crescerà solo se i traffici rimarranno a Genova e avranno nuovi servizi. Per tenere le posizioni e crescere, l’unica risposta sono le nuove infrastrutture, perché, aumentando i volumi, i collegamenti attuali non reggono. E’ quindi necessario costruire un nuovo tratto di autostrada che da Voltri “salti” i caselli di Pegli, Aeroporto e Genova Ovest: è la famosa “Gronda di ponente”, che oltre a velocizzare il movimento merci, eviterà il collasso del traffico urbano, con positive ricadute anche in termini di inquinamento.

Su questo tema ho sentito l’affermazione di Marco Doria che più mi ha preoccupato di tutta la campagna elettorale e che impone una presa di posizione. A Radio Babboleo Doria ha dichiarato: “ritenere prioritaria un’opera che vedrebbe il suo completamento nel prossimo decennio l’ho ritenuto il frutto di un approccio molto ideologico, mentre io mi sono sforzato di ragionare su assolute priorità che possano dare risultati positivi alla mobilità genovese privata dei cittadini e delle merci nel 2013, nel 2014, nel 2015” (per sentire l’audio clicca qui). Questa affermazione teorizza il contrario di ciò che la politica dovrebbe fare: Doria pensa al breve periodo e forse al consenso facile ed immediato, disinteressandosi del nostro futuro, dei frutti che raccoglieranno – o non raccoglieranno – le prossime generazioni.

La risposta a Doria l’ha data il porto di Genova con dati certi: nell’ultimo mese (marzo 2012) ha segnato il record storico nel traffico dei containers (più di 178.000) e posso dire con certezza che il potenziale attuale è di gran lunga superiore e che quando saranno pronti i nuovi moli (Bettolo, Ronco Canepa) i numeri cresceranno in modo esponenziale (3 milioni di container all’anno sono raggiungibili). Di fronte al surreale dibattito sulla necessità di infrastrutture, il porto sembra quasi parlare: io continuo a crescere, vedete voi se castrarmi e castrare il futuro della vostra città! Secondo me è questa la posta in gioco nella scelta del Sindaco, qui si gioca il destino della mia generazione.

Doria poi non dice una cosa molto importante e che i genovesi devono sapere: la Gronda non è un’alternativa ad altre proposte per migliorare la viabilità, perché la gronda verrà pagata da Società Autostrade e non graverà sul bilancio del Comune. Su questo tema la posizione di Pierluigi Vinai e della sua coalizione è sempre la stessa e non si presta ad ambiguità: occorre valutare attentamente tutte le osservazioni ed adottare le varianti necessarie, ma non esiste l’opzione zero, la gronda va fatta perché non si può bloccare lo sviluppo della città.

Io non sono pessimista, non mi rassegno al declino di Genova, porto avanti queste mie idee nell’interesse di tutti, sapendo che i frutti del mio lavoro di oggi si vedranno tra 10 o 15 anni e anche se i cittadini di domani non sapranno esattamente che sarò stato io o qualcun altro a battersi per questo, non importa. Ho il dovere di battermi per un futuro migliore, altrimenti non farei politica. Cerco di farlo con il massimo rispetto per chi la pensa diversamente da me, ma senza desistere dai progetti in cui credo per il bene della città. Mi auguro che la gente vada a votare libera da ideologie guardando con realismo ai problemi e alle soluzioni proposte. Penso che Genova meriti uno scatto verso il futuro, liberandosi dall’incubo del declino.

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Buone notizie: promosso l’aeroporto di Genova, ora facciamo il collegamento ferroviario

By pellerano_14   /     Apr 13, 2012  /     Genova, Porti e Infrastrutture  /     0 Comment

L’Enac ha promosso il nostro aeroporto nell’elenco degli scali “strategici”. L’anno scorso il Piano nazionale degli aeroporti lo catalogava tra i “primari”, cioè un gradino pià sotto, ora verrà inserito nella lista degli scali “strategici”.  Questo nuovo status darà allo scalo la possibilità di accedere ai finanziamenti statali per lo sviluppo, è successo raggiunto grazie ai dati positivi sul numero dei passeggeri e all’avvio della fase progettuale per l’ampliamento dell’aerostazione e la realizzazione di una piastra multimodale, con possibilità di collegamento diretto con la rete ferroviaria. A maggio 2011 avevo presentato un’interpellanza all’assessore alle Infrastrutture Paita per sapere se esistesse un progetto per la realizzazione di un collegamento ferroviario diretto con lo scalo dell’aeroporto genovese. In quell’occasione l’assessore Paita mi aveva risposto che gli interlocutori istituzionali, e quindi anche il Comune di Genova, non avevano ancora formalizzato un progetto chiaro, ma allo stesso tempo mi assicurava che la Regione si impegnava “solennemente” a collaborare con l’amministrazione comunale per individuare la soluzione progettuale più competitiva e utile per il rilancio dello scalo.

Per conoscere i piani della Regione sul futuro dello scalo e per sapere se, a un anno dalla mia interpellanza, qualcosa si sia mosso, a breve presenterò un’interrogazione in consiglio. Ritengo che alle dichiarazioni debbano seguire i fatti. Il potenziamento dei collegamenti con l’aeroporto può fare da traino per lo sviluppo economico e occupazionale della nostra città; mi auguro che  si chiuda l’epoca degli annunci e le istituzioni comincino a discutere di progetti. Potrebbe essere l’occasione per individuare in un unico contesto le soluzioni per il trasporto pubblico nell’area compresa tra Sestri, l’aeroporto e gli Erzelli.

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