Seguimi su...

Decreto del Fare: scongiurato lo “scippo” delle cause marittime a favore di Milano

By pellerano_14   /     Ago 09, 2013  /     Economia e sviluppo, Genova, Lavoro e formazione  /     0 Comment

Oggi, dopo l’approvazione definitiva del Decreto del Fare, posso dirlo: alla fine il buon senso ha prevalso e l’articolo 80 della prima versione è stato stralciato, evitando così il rischio di un inutile, quanto dannoso, accentramento a Milano di tutte le controversie “liguri” aventi come parte una società estera priva di sede secondaria in Italia.

Su questo tema si è fatto un vero lavoro di squadra: prima le osservazioni dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo e dell’Associazione Nazionale Forense, poi l’ordine del giorno approvato all’unanimità – su mia proposta – dal Consiglio Regionale della Liguria, fino all’emendamento abrogativo dell’art. 80 proposto dall’on Sandro Biasotti, approvato in via definitiva dal Parlamento.

Con il contributo di tanti è stato sventato un grave danno all’attività degli operatori del settore marittimo: centinaia di società italiane – come fornitori di bordo, riparatori navali, rimorchiatori, piloti, agenti, armatori, ecc. – sarebbero state fortemente penalizzate nell’esercizio del diritto alla difesa, in quanto avrebbero potuto rivolgersi a soli tre tribunali in Italia (Milano, Roma e Napoli) per far valere i propri diritti nei confronti delle società con sede in paesi stranieri, con aggravio dei costi.

La competenza sarebbe stata sottratta proprio ai Tribunali, come quelli liguri, dove si è evoluta la giurisprudenza italiana in materia marittima e dove hanno sede molti studi legali che vantano una grande competenza specialistica in questo settore.

Bene così!

Qui le cronache sul mio ordine del giorno col quale avevo lanciato l’allarme

Continua leggere Lettura veloce

Ingegneria Navale nel futuro di Genova

By pellerano_14   /     Ago 06, 2013  /     Genova, Lavoro e formazione  /     0 Comment

 

In Consiglio Regionale si è discussa la mia interrogazione sul possibile trasferimento del corso di laurea magistrale di Ingegneria Navale dall’attuale sede di Genova al Polo universitario della Spezia.
Raccolgo con soddisfazione l’invito dell’assessore alla Formazione e all’Università Rossetti a lavorare perché sia individuata la soluzione migliore e condivisa tra tutti gli enti e i territori coinvolti per il futuro di Ingegneria Navale.
Sono soddisfatto per aver fatto uscire dal cassetti degli uffici dell’Ateneo e della Regione il progetto di trasferimento di questo corso che, ricordo, è storicamente legato – da oltre 140 anni – alla città di Genova. Un tema così importante non può essere affrontato sotto traccia, ma esige una discussione ampia e condivisa. Purtroppo, fino a oggi, così non è stato, speriamo che le cose cambino nei prossimi mesi. Noto peraltro che da aprile – quando ho diffuso i contenuti del memorandum d’intesa tra Università, Ministeri ed enti locali coinvolti – a oggi nessun esponente regionale di centrosinistra ha preso posizione su questa vicenda a difesa delle ragioni, tante, di Genova. Un silenzio assordante, tanto più a fronte delle molteplici esternazioni di altri esponenti della Giunta a favore del trasferimento a Spezia.

Nel silenzio si stava per compiere, con l’avvallo della Regione, un trasferimento che depotenzierebbe pesantemente la Scuola Politecnica e il ruolo accademico della sede dell’Ateneo. Genova rischia di perdere ulteriore peso, anche a livello internazionale, e ciò costituirebbe un danno per l’intera economia regionale, un effetto boomerang anche per le altre province.
Vorrei sottolineare che anche la seconda versione del memorandum – che la Regione è chiamata a sottoscrivere – ha raccolto forte perplessità da parte dei professori del Polo Navale.
Stando così le cose penso che la Regione non debba firmare alcun documento prima che si sia fatta piena chiarezza sull’effettiva portata del documento stesso. Non è affatto chiaro se il progetto di trasferimento degli ultimi due anni di Ingegneria Navale sia tramontato o meno e l’esperienza degli Erzelli insegna che è bene definire nel dettaglio i particolari prima di iniziare un percorso, altrimenti si corre il rischio che ognuno interpreti in maniera diversa lo stesso documento.Nel frattempo colgo come un segno positivo le parole di apprezzamento e interesse dell’assessore Rossetti per l’offerta di Fincantieri che propone di ospitare presso lo stabilimento di Sestri Ponente i laboratori di Ingegneria Navale. L’integrazione fra cantiere, uffici e laboratori di ricerca da una parte, la sinergia con il futuro Polo degli Erzelli dall’altra, consentirebbero di potenziare ulteriormente la fattiva collaborazione di Fincantieri col mondo accademico locale; le prospettive sarebbero interessantissime, tanto per il futuro di molti giovani ricercatori liguri quanto per le prospettive di sviluppo dell’azienda. Nello stabilimento genovese si potrebbe realizzare un luogo di formazione, aperto al contributo di tutte le facoltà della Scuola Politecnica e delle start-up che tradurranno in impresa i diversi filoni di ricerca, ma anche delle decine di aziende attive in Liguria nell’ambito dell’ingegneria navale e in settori affini.Genova ha una vocazione marittima che non può dimenticare, occorre ripartire da questi punti di forza conciliando storia e progetti innovativi. Purtroppo è evidente che il centrosinistra che da decenni governa il capoluogo ha perso completamente la bussola, non ha una rotta, non ha una visione strategica. Dopo tanti anni di malgoverno Genova sembra alla deriva, come anestetizzata. Solo vent’anni fa non sarebbe stato neppure immaginabile il progetto di trasferire Ingegneria Navale, avrebbe incontrato una levata di scudi unanime, una difesa all’unisono di un pezzo fondamentale della nostra storia e del nostro futuro. Per ora la reazione non è stata all’altezza, forse il centro-sinistra genovese è troppo impegnato sul fronte degli equilibri interni per occuparsi dei problemi veri della città.
 
 
 
 
Continua leggere Lettura veloce

Il mio impegno per Fincantieri e Sestri Ponente

By pellerano_14   /     Ago 01, 2013  /     Economia e sviluppo, Genova  /     0 Comment

In questi anni in Regione ho sempre affermato l’importanza di Fincantieri per la Liguria, sono stato propositivo cercando soluzioni di sviluppo, in particolare per l’area di Sestri Ponente che nel nuovo assetto dell’azienda rischiava (forse rischia ancora) di essere un anello più debole. Quando la Regione Liguria ha istituito la Commissione su Fincantieri – e io ne ho assunto la vicepresidenza – il clima era molto teso, i rischi per l’occupazione altissimi. Sapevo di poter essere frainteso nel mio compito e che il percorso era difficile e stretto, ma alla fine il lavoro di tutti è servito e oggi la vicenda Fincantieri prende una piega decisamente migliore. Perciò non mi riconosco nel titolo de Il Giornale, che peraltro nell’articolo dà correttamente spazio al mio punto di vista. Io sono un “amico” di Fincantieri, come è giusto esserlo di tutte le realtà che danno lavoro in Liguria in un momento così difficile. E’ vero, ho ricoperto un ruolo scomodo, ma ricordiamoci che il primo piano  di riorganizzazione prevedeva la chiusura di due cantieri in Liguria, sarebbe stato un dramma per la nostra Regione in termini di occupazione. E sono sicuro di aver svolto il mio lavoro con equilibrio ed onestà intellettuale.

Continua leggere Lettura veloce

Altri alloggi del Comune in rovina: più tasse, meno servizi.

By pellerano_14   /     Lug 24, 2013  /     Genova, Sanità e Sociale  /     0 Comment

Dopo aver denunciato la situazione imbarazzante dell’albergo sociale per famiglie sfrattate di Vico del Duca 22, ho deciso di iniziare una verifica dello stato di attuazione del Progetto di Recupero Immobili da destinarsi ad Alloggi di Edilizia Sociale del 16 marzo 2006 (sì, più di 7 anni or sono!!!).
Sono in ballo 12 milioni di Euro (più di 6 milioni finanziati dal governo, 3 del Comune e 3 della Regione) destinati al recupero di 23 unità immobiliari e di 50 appartamenti di proprietà comunale, oltre a 200 alloggi di edilizia sociale.
Ho quindi deciso di iniziare una verifica caso per caso. Come racconta Il Giornale i primi risultati non sono incoraggianti…

Continua leggere Lettura veloce

Il Comune di Genova getta alle ortiche 700.000 euro ma porta l’Imu al massimo!

By pellerano_14   /     Lug 23, 2013  /     Genova, Sanità e Sociale  /     0 Comment

Il Sindaco Marco Doria sostiene che è obbligato ad innalzare l’Imu per salvaguardare i servizi sociali. Ma è così sicuro di non avere risorse a disposizione? Un piccolo esempio da 700.000 euro:  possibile che un Comune così attento al sociale lasci andare in malora un edificio destinato alle famiglie sfrattate? Tutto questo accade a dieci metri da Palazzo Tursi!

Continua leggere Lettura veloce

Le cause di diritto marittimo a Milano? Un assurdo.

By pellerano_14   /     Lug 04, 2013  /     Economia e sviluppo  /     0 Comment

 

Ieri in Consiglio Regionale ho presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità,  per chiedere alla giunta di attivarsi affinché venga stralciato o rivisto l’articolo 80 del “decreto del fare” che affida a soli tre tribunali (Milano, Roma e Napoli) la competenza esclusiva per le cause civili in cui  sono parti società straniere che non hanno in Italia una sede secondaria con rappresentanza stabile. Con questa decisione si rischiano danni enormi per tutto il settore marittimo ligure e nazionale. 

La Regione deve garantire il diritto costituzionale alla difesa alle imprese dello shipping che si vedrebbero fortemente penalizzate. Sulla nuova norma ha già espresso parere contrario l’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed il Consiglio Nazionale Forense ha richiesto al Governo di abrogare l’articolo. Se in Italia rimarranno competenti solo i tribunali di Milano, Roma e Napoli, un fornitore navale genovese, ad esempio, per veder onorato un credito nei confronti di una società con sede a Panama, in Liberia o alle Isole Cayman, sarà costretta ad agire a Milano, il Tribunale geograficamente più vicino. È evidente l’aggravio burocratico, di tempi e di costi. Non solo: con la sottrazione della competenza territoriale a tutti i Tribunali dei porti marittimi nazionali, a eccezione di quello di Napoli, si rischia di rallentare le procedure di sequestro, ad esempio in caso di salvataggi di navi o di incidenti in mare, procedure che richiedono una particolare celerità per risultare efficaci, considerato il rischio che la nave lasci le acque italiane. A essere interessati da questo provvedimento sono tutti gli operatori del settore marittimo, centinaia di società italiane, quali riparatori navali, fornitori di bordo, raccomandatari e agenti, rimorchiatori, piloti, armatori.  

È opportuno, inoltre, fare una riflessione sulle competenze professionali di diritto marittimo richieste per la trattazione di questo genere di controversie, competenze difficili da riscontrare presso il Tribunale di Milano, che – per motivi geografici – non si distingue per una particolare tradizione in materia marittima e vede pochi giuristi dotati di una preparazione specifica e collaudata in tale ambito. Com’é normale che sia,  i Tribunali dove si è evoluta la giurisprudenza italiana in materia marittima si trovano nelle città portuali, sulla costa (anche, forse soprattutto, in Liguria) dove hanno sede molti studi legali che vantano una grande competenza specialistica in questo settore.

Auspichiamo, quindi, che il legislatore nazionale rivaluti la portata e le conseguenze di questa nuova disposizione che, secondo alcuni giuristi, potrebbe ipotizzare una violazione delle disposizioni costituzionali a presidio del diritto di difesa, poiché determina un ingiusto allontanamento dal giudice naturale ed un ingiustificato appesantimento dei costi. Ci auguriamo, infine, che l’ordine del giorno approvato, in modo bipartisan, abbia un seguito e che la giunta si attivi a tutela di un settore vitale per la nostra regione, come quello dello shipping, e di tutta l’economia del mare.

Il mio ordine del giorno sui quotidiani

clicca per ingrandire

Continua leggere Lettura veloce