A Genova la classe dirigente è la stessa da 30 anni, è profondamente conservatrice e alle primarie è andata a votare in gran parte per Doria. Basta guardare i dati sull’affluenza: alta nei quartieri borghesi, bassa nelle zone operaie. Secondo me l’articolo di Enrico Pedemonte su Linkiesta del 14 Febbraio – A Genova borghesi in fila per Doria e operai a casa – è interessantissimo perché mette l’accento su di una grande realtà: la classe dirigente genovese non è più credibile agli occhi della classe operaia / popolare. Parlano i fatti.
- Acciaierie di Cornigliano: un tempo ci lavoravano 12.000 persone, oggi meno di 1.200. L’allora Presidente della Regione Sandro Biasotti aveva firmato l’accordo di programma che prevedeva la chiusura dell’altoforno e la restituzione alla città di grandi spazi dove insediare attività industriali e portuali. La giunta Burlando ha riscritto quell’accordo e oggi sulle aree liberate giacciono i containers vuoti dell’amico Spinelli (che nel frattempo ha fatto un affarone comprando e rivendendo l’area degli Erzelli).
- Fiumara: si trattava di spazi a ridosso del porto e vicini alla ferrovia, non penso sia stata un’idea lungimirante farne un centro commerciale.
- Autoparco: se ne parla e se ne chiacchiera da 20 anni. Genova è il porto più grande d’Italia, passano da noi migliaia di camion al giorno. Perché non realizzare un luogo dove fare il pieno, cambiare l’olio, fare riparazioni, mangiare un piatto di trenette al pesto, ospitare i camionisti ? Lo so è un tema troppo terra terra…
- Sesto Bacino delle riparazioni navali: ne parliamo da anni, nel frattempo gli imprenditori genovesi investono a Marsiglia perché si sono rotti delle lungaggini genovesi. E via altri posti di lavoro, si noti, mica ad Albaro e a Castelletto.
- Fincantieri: ma chi ha deciso di costruire un porticciolo turistico davanti al cantiere ? E perché per concretizzare il riempimento / ribaltamento a mare si è atteso tanto ? Gli errori della politica locale hanno pesato sulla debolezza di Sestri Ponente (e di chi ci lavora) nella trattativa con gli altri 7 cantieri d’Italia.
- Ansaldo Energia: com’è possibile che da anni un’azienda che dà lavoro a 2.900 persone a Genova debba assemblare e montare le sue turbine a Massa Carrara perchè non riesce ad ottenere un accesso al porto più grande d’Italia ?
E poi le infrastrutture: in Italia – tanto più negli ultimi anni – esistono solo le priorità. Ciò che non è prioritario non esiste ed un candidato sindaco che non rivendica Gronda e Terzo Valico fa da sponda a chi vorrebbe dirottare gli investimenti altrove. Già una volta Bersani e Di Pietro hanno bloccato il terzo valico e Burlando la Gronda (allora Bretella autostradale) l’ha fermata negli anni ’90. Mi chiedo, sarà la stessa classe dirigente che ha commesso questi errori di politica industriale ad affiancare il sindaco Doria ? O forse – come pare – sarà la generazione degli amministratori anni ’80 – ’90, per intenderci quelli che han fatto il buco di bilancio che ci trasciniamo ancora oggi? L’alternanza è auspicabile perché consente un ricambio nei ruoli di responsabilità e nei partiti, promuove la mobilità sociale (a Genova prevale la conservazione), ridimensiona l’effetto clientelare e le raccomandazioni. In città ci sono cinquantenni che non hanno mai dovuto cercare un posto di lavoro vero: passano da incarichi politici a quelli amministrativi, ai consigli di amministrazione delle società pubbliche… Chi dimostra che l’ennesimo cambio di sindaco cambierebbe qualcosa ? Come dice Burlando, il PD dovrà dire la sua su programma e soprattutto uomini, che sono gli stessi di cui sopra. E poi come dimenticare lo slogan della Vincenzi, dopo 10 anni di Pericu e decenni di sinistra: la nuova stagione. Io devo ancora capire come la candidatura di Marco Doria rappresenti una rottura rispetto ai decenni che lo precedono, mi pare inevitabile il contrario. E allora basta, chiedo che i sostenitori di Marco Doria rivendichino orgogliosi la mancata approvazione del bilancio del Comune di Genova, rivendichino l’operato della giunta Vincenzi, rivendichino decenni di malgoverno della sinistra !