Dopo un po’ di tempo torno ad occuparmi pubblicamente di politica.
Se di politica sei appassionato non smetti mai di seguirla in mille modi, di cercare di leggerne gli sviluppi, di arrabbiarti e preoccuparti. Per me è così.
Peraltro silenziarsi per un po’ aiuta a distinguere il rumore di fondo che pervade il dibattito, oggi amplificato dal diluvio di comunicazione superficiale proprio dei social network. Aiuta a guardarsi dentro, lasciare sedimentare le esperienze, elaborare pensieri, chiarire le idee, accumulare energie.
Stare un po’ zitti serve anche a capire se qualcosa da dire lo hai davvero. Paradossalmente negli ultimi anni la comunicazione continua – specie in politica – è spesso funzionale alla mancanza di contenuti.
Ora mi fa piacere riprendere il discorso politico da una nuova scuola.
La mia esperienza politica ha preso ampio spunto da un percorso educativo, da una scuola e dalla sua chiusura. E se c’è una cosa che ho imparato in questi anni – anche sulla mia pelle – è che in politica c’è un gran bisogno di formazione.
C’è bisogno di una scuola che dia ai politici di domani ed ai cittadini più partecipi fondamenti e strumenti per comprendere e decidere. Non risposte preconfezionate.
Qui sotto trovate il link alla scuola di formazione politica e cittadinanza attiva dei Poliedri. Non sto a presentarla, si presenta da sola.
Gli ingredienti per qualcosa di interessante penso ci siano tutti, a partire da docenti, contenuti, metodo. Si tratta di un progetto che ha avuto una gestazione lunga, meditata, partecipata.
Sono felice di aver incrociato più volte la squadra dei Poliedri nel corso degli ultimi anni e di poter dare una piccola mano quale tutor in questa prima edizione.
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